La differenza tra fondi comuni ed ETF: pro, contro e quali sono migliori
Sei hai fratelli, sorelle o persone che ti somigliano molto, sai che ci sono tante piccole e grandi differenze che ti rendono unico. E’ così anche per i fondi comuni di investimento e gli ETF.
Fondi comuni ed ETF sono forme di investimento diversificate, gestite da professionisti, che possono avere rendimenti positivi o negativi e che hanno un costo. Ma ci sono caratteristiche che li rendono diversi uno dall’altro.
Fondi comuni ed ETF: come salvadanai collettivi
I fondi comuni e gli ETF ti permettono di investire in molte azioni, obbligazioni o altri titoli che altrimenti non ti sarebbe possibile acquistare.
Perché? Un motivo è perché sarebbe necessario avere un patrimonio più grande per poterlo fare.
Se tu volessi comprare un’azione di Tesla, Amazon e Berkshire Hathaway ti servirebbero almeno diverse migliaia di euro: anche avendone meno a disposizione, tramite un fondo comune o un ETF le potresti comprare tutte tre, e insieme a molti altri titoli.
Ad esempio, con Euclidea puoi avere un portafoglio diversificato di fondi ed ETF a partire da 5000 euro di investimento.
Nei fondi comuni confluiscono i risparmi di moltissimi investitori, come in un vero salvadanaio: grazie a ciò, tutti riescono a investire come non sarebbe possibile altrimenti.
E, come con un vero salvadanaio, quando si ha bisogno dei propri soldi serve poco per riaverli: con fondi comuni aperti ed ETF ci vogliono pochissimi giorni.
Fondi comuni ed ETF ti consentono di investire i tuoi risparmi in modo professionale, anche quando non hai il tempo o la competenza per farlo in prima persona.
Nel primo caso, gestori professionisti si occupano di analizzare le aziende e scegliere quali inserire nei fondi e quali no, quando comprarle e venderle.
Gli ETF invece sono la copia esatta di indici di borsa, come lo Standard& Poor’s 500 o il Mib, e sono composti esattamente dalle stesse aziende nelle stesse proporzioni dell’indice a cui si riferiscono.
Fondi comuni ed ETF offrono simili opzioni di investimento
Ci sono decine di migliaia di fondi ed ETF. Euclidea ne monitora più di 140.000 grazie ai propri algoritmi di intelligenza artificiale, per scegliere quelli migliori e più adatti alle esigenze dei propri clienti.
Per semplicità tutti questi prodotti di investimento possono essere divisi in categorie. Quelle principali sono:
- fondi azionari, che investono completamente in azioni e sono adatti per chi ha l’obiettivo di fare crescere al massimo il proprio patrimonio;
- fondi obbligazionari, investiti in obbligazioni di aziende e/o Paesi, consigliabili a chi vuole evitare alcuni dei rischi delle azioni;
- fondi bilanciati, che investono sia in azioni, sia obbligazioni, con un mix che può variare.
Oltre a questa ripartizione generale, i fondi di investimento sono distinti in molte sottocategorie.
Tra queste ad esempio ci sono fondi internazionali, che investono a livello globale, fondi specializzati per Paese o area geografica, che investono per esempio solo in titoli tedeschi o in Asia. Ma ci sono anche fondi ed ETF che investono in un unico settore, come il farmaceutico o il tecnologico.
Le differenze tra fondi comuni di investimento ed ETF
Abbiamo già visto la prima: i fondi comuni hanno un portafoglio di azioni e /o obbligazioni scelto da gestori, gli ETF hanno una composizione che è la replica di quella dell’indice che copiano.
Una seconda differenza è che gli ETF sonno comprabili e vendibili come un titolo: puoi comprarli e venderli ad un prezzo che è il valore del fondo (e dell’indice) in quel preciso momento.
I fondi comuni sono invece valorizzati una volta al giorno, alla fine della giornata di borsa, ma anche in questo caso puoi acquistarli e venderli in ogni istante della giornata.
Altra differenza è l'investimento minimo di accesso.
I fondi comuni aperti hanno soglie minime che vanno da poche centinaia a diverse migliaia di euro. Gli ETF sono scambiati come titoli quotati: l’ammontare minimo è il valore di un titolo, più le commissioni di transazione che applica l'intermediario per acquistarlo.
Fondi ed ETF: costi e commissioni
Come tutte le cose che hanno un valore, anche fondi comuni ed ETF hanno un costo.
I costi e le commissioni sono aggregati nel TER, il Total Expense Ratio.
Il TER include commissioni di sottoscrizione, rimborso, commissioni di gestione e di performance (Euclidea non ha commissioni di performance ed esclude dagli investimenti dei clienti i fondi che le applicano).
Gli ETF sono acquistabili direttamente in borsa, non hanno un gestore ma replicano semplicemente un indice (basta un foglio Excel per fare la stessa cosa): per questo motivo gli ETF hanno costi più bassi dei fondi.
I fondi comuni invece hanno gestori che scelgono quotidianamente come comporre e variare il portafoglio e sono distribuiti da banche e consulenti finanziari, i quali devono fornire anche il loro servizio di consulenza.
Attenzione però: per i fondi e gli ETF vale esattamente il contrario di ciò a cui siamo abituati con tutti i prodotti che compriamo abitualmente.
Infatti i migliori prodotti di investimento non sono quelli più costosi, ma sono quelli più economici.
E anche poca differenza di costo fa molta differenza in termini di rendimento nel tempo! Vediamolo con un esempio.
Pensa di investire 10.000 euro in un fondo, o un portafoglio di fondi, con un costo annuo ricorrente dell’1,5%. Immagina che l’investimento renda il 10% all’anno ogni anno.
Dopo 20 anni il tuo patrimonio sarebbe di poco più che 49000 euro.
Se invece investissi nello stesso portafoglio, ma a un costo dell 0,5% annuo, il tuo patrimonio arriverebbe ad oltre 60000 euro. E senza fare nulla di diverso.
Se i tuoi investimenti sono ingiustificatamente cari, è meglio saperlo e cambiarli il prima possibile. Se non sai come fare, Euclidea ti mette gratuitamente a disposizione un semplice strumento, il check up di portafoglio: controlla subito!
Perché scegliere fondi comuni di investimento o ETF
I fondi comuni sono un ottimo modo per accedere a servizi professionali di investimento.
Rispetto ad investire direttamente in azioni sono una scelta più efficiente: con un fondo comune si diminuiscono i rischi, si ha una diversificazione maggiore e si può investire anche in molti fondi differenti, anche dedicati a piccole e grandi aziende emergenti.
Per chi ha obiettivi di investimento di lungo termine, i fondi comuni sono un’ottima opzione.
Gli ETF danno sostanzialmente i benefici dei fondi comuni, con il limite di investire il patrimonio nello stesso modo in cui è composto un indice di. Si perde la flessibilità di potere avere un portafoglio che cerca di cogliere maggiori opportunità di investimento, ma a fronte di costi mediamente più contenuti.
Meglio investire in fondi comuni o ETF?
Come quando un’altra persona ti somiglia, fondi comuni ed ETF sono ben distinti, anche se spesso si pensa il contrario.
Non solo sono diversi, ma non ce n’è uno sempre preferibile all’altro.
E anche in questo caso la diversificazione è importante: meglio avere un portafoglio composto sia di fondi che di ETF per diversificare al meglio il proprio patrimonio, piccolo o grande, massimizzare il rendimento e ridurre i costi: trovane subito uno adatto alle tue esigenze.
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