Il ribilanciamento di ottobre dopo i rialzi di azioni e debito
A febbraio e marzo le economie di tutto il mondo hanno iniziato a fermarsi quasi in maniera sincronizzata, mettendo a rischio 500 milioni di posti di lavoro. Ora che la ripresa sta cominciando ad affacciarsi purtroppo una nuova ondata di contagi la mette parzialmente a rischio.
L’OECD stima che l’andamento delle economie nel 2020 e nel 2021 sarà fortemente diversificato tra i paesi.
Sempre secondo l’OECD la Cina crescerà sia nel 2020 che nel 2021, gli USA torneranno al livello precedente mentre l’Europa, come già accaduto in passato, avrà più difficoltà a riprendersi.
Fonte: OECD
Ma le differenze nella ripresa non si limiteranno a quelle tra paesi. Alcuni trend erano già in corso ed è probabile che vengano amplificati, impattando aspetti rilevanti dell’economia:
- un diverso sentiero per la globalizzazione. C’erano già le avvisaglie con le continue dispute su temi come il 5G, il caso TiK Toc e il divieto per i Cinesi di usare la tecnologia dei semiconduttori USA. Inoltre ci si è resi conto che in presenza di una forte integrazione della catena di produzione si può risentire immediatamente di problematiche che si manifestano dall’altra parte del pianeta. Per contrastare questa dipendenza, ad esempio, la Gran Bretagna ha lanciato un programma (Project Defend) per eliminare l’import dei beni essenziali. Fortunatamente, nonostante la crisi, il commercio internazionale è calato solo del 10% rispetto ad un 30% inizialmente previsto dall’IMF, tutto sommato in linea con il calo della produzione.
- Un forte impatto sul mondo del lavoro, che non si limita al solo numero di ore lavorate da casa. Sarà interessante vedere se proseguirà la crescita delle mega-cities che era chiaramente in corso a Londra, San Francisco, Londra, Shenzhen, giusto per citarne gli esempi più eclatanti. Un altro fatto rilevante è che molti dei lavori persi durante la crisi non verranno recuperati (si stima fino al 30% negli USA) e che la disuguaglianza di reddito ha ripreso a salire.
Fonte: The Economist
- Aumento della concentrazione nei mercati. E’ un fenomeno che era già in corso grazie alla diffusione dell’intelligenza artificiale e del cloud computing, che ha concentrato il know-how e la dominanza di mercato di un numero limitato di aziende tech. Dall’altro lato, le società più deboli e marginali si sono trovate in maggiore difficoltà e anche più indebitate.
- Tassi di interessi ancora più bassi. Già i precedenti programmi di politica monetaria erano andati in questa direzione ma ora pare chiaro che, oltre al Giappone, anche in Europa e in America i tassi rimarranno bassi a lungo termine. Ne beneficiano per ora gli Stati che hanno fortemente incrementato il loro indebitamento.
Dovremo osservare dove andranno a finire questi trend e considerare la possibilità (come sostiene Nassim Taleb) che i grandi eventi catastrofici siano il modo migliore di ottenere un netto cambiamento.
Infine un’ultima nota sul mondo degli investimenti. Un diverso indirizzo regolamentare e una diversa sensibilità degli investitori stanno fortemente spingendo verso un approccio sostenibile. Blackrock stima che in pochi anni miliardi di dollari si sposteranno adottando questo approccio. Per Euclidea già oggi significa sia contemplarli nelle linee “Core" che avere investimenti dedicati (Linea Green ESG).
Fonte: BlackRock
Ribilanciamento di ottobre
Nelle prossime settimane daremo corso ad un ribilanciamento dei portafogli. Pur mantenendo un approccio cauto, si procederà ad ottimizzare l’esposizione al mercato obbligazionario introducendo nuove opportunità e migliorando le esposizioni esistenti. Verrà inoltre introdotto nei portafogli un fondo attivo legato al tema dell’Energia Sostenibile (BlackRock).