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DA MILLENNIAL AI MILLENNIALS: LASCIARE IL SEGNO NEL MONDO DELLA FINANZA

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Sulla mia generazione se ne dicono tante: siamo pigri, insoddisfatti, insicuri, dipendenti dai social network e affamati di gratificazioni, ma per fortuna siamo anche molto altro.

Lavoro in Finanza da qualche anno e come tutti i miei coetanei voglio lasciare il famoso "segno" citando Simon Sinek scrittore, motivatore e esperto di marketing, ma come farlo? Stenterete a crederlo ma no, il magico mondo della Finanza non è propriamente come in The Wolf of Wall Street e anche per noi giovani addetti ai lavori la vita è complicata, gli stipendi non sono alti e l'ambizione deve fare i conti con la pesante eredità lasciataci dalla crisi del 2008. Ho perciò iniziato, un pò per interesse personale un pò per la voglia di fare qualcosa di utile, a cercare una commistione tra questa mia generazione "sfortunata" e la passione per gli investimenti; il viaggio è stato interessante, soprattutto scoprire che alla fine il tempo passa, le società cambiano, ma quando si tratta di esigenze, futuro e perché no anche qualche sogno non siamo poi così diversi dai nostri genitori.

Nella gestione del denaro anche noi propendiamo per rendimenti stabili a lungo termine che ci consentano di raggiungere una pensione adeguata e di trasferire la ricchezza ai nostri futuri figli. Tuttavia, anche se gli obiettivi sono simili l'approccio è diverso; quali i nostri elementi distintivi?

  1. siamo fortemente digitalizzati e ci aspettiamo la tecnologia in qualsiasi cosa (investimenti inclusi);
  2. siamo diventati "adulti" nell'epoca della presa di coscienza; non mettiamo in dubbio il buon impegno delle generazioni precedenti ma parliamoci chiaro ci hanno lasciato il mondo decisamente sporchino. Per cui siamo molto sensibili a temi quali la responsabilità sociale ed ambientale e più propensi a investire in aziende con modelli di business sostenibili;
  3. anche noi vogliamo la pensione, ma dato che ormai sembra più sfuggente del "boccino d'oro di quidditch" (cit. Harry Potter, millennials mi rivolgo a voi perciò ditemi che sapete di cosa sto parlando) pensiamo che la gestione della ricchezza nel corso della vita stessa sia più vicina alle nostre esigenze;
  4. siamo diffidenti: le crisi finanziarie degli ultimi decenni hanno creato in noi e purtroppo non solo, una disaffezione ai mercati finanziari. Questo sentimento di paura e scetticismo può essere però estirpato con la giusta dose di informazioni trasparenti e corrette;
  5. infine vogliamo sentirci unici. Non ci piace essere considerati parte di una fetta di mercato, vogliamo il controllo delle nostre finanze e soprattutto comprendere le scelte del consulente a cui ci affidiamo.

Se proprio ancora non vi fidate di me, da fonti più autorevoli come la ricerca di Accenture "Millennials & Money", emerge che i millennials vogliono per i propri investimenti una soluzione ibrida caratterizzata da un mix tra consulenza umana, tecnologia e algoritmi e che faranno sempre più ricorso alle nuove tecnologie senza rinunciare però all'intervento dei consulenti finanziari per le decisioni di investimento più importanti e con l’obiettivo di avere un impatto positivo in termini di sostenibilità globale.

Quindi riassumendo ci piacerebbe avere:

Tecnologia + Informazioni chiare, trasparenti e corrette + Competenza Umana + Costi Contenuti + Personalizzazione

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Sono felice di potervi dire che Euclidea, la società per cui lavoro, procede nella vostra (e mia) stessa direzione: utilizza la tecnologia per comprendere meglio il mercato, selezionare i migliori strumenti finanziari tra fondi ed ETF e contenere i costi rendendo le gestioni patrimoniali (in passato riservate solo a un gruppo elitario di persone) accessibili anche a noi "sfortunati" millennials. Siamo stati i primi in Italia a inviare i rendiconti Mifid 2 sui costi e oneri relativi al 2018 proprio perché la trasparenza e la chiarezza sono valori imprescindibili dall'essenza stessa di Euclidea.

Siamo una società giovane, non abbiamo un nome inciso nella pietra ne uno stemma della casata come le grandi banche private che vogliamo sfidare, ma ogni aspetto da noi è seguito con passione e impegno. Il nostro servizio è stato pensato per tutti, anche per i millennials, non a caso è possibile aprire una gestione patrimoniale completamente online, con costi contenuti, e versare anche piccole somme per volta, grazie a un Piano di Accumulo del Capitale, PAC (una sorta di salvadanaio 2.0), che permette di incrementare il proprio investimento con versamenti periodici a seconda delle disponibilità del momento.

All'inizio dell'articolo ho parlato di lasciare il "segno", sinceramente non so se farò qualcosa di così rilevante al punto di essere ricordata dai più, ma una cosa nella mia breve esperienza lavorativa l'ho capita, forse il "segno" non necessariamente deve essere qualcosa di tangibile e concreto magari per me il "segno" è fare del mio meglio e questa volta fidatevi se vi dico che sia io che i miei amici colleghi (anche loro millennials) stiamo lasciando e lasceremo il SEGNO.

P.S. se siete ancora diffidenti veniteci a trovare, mal che vada siamo in Brera, un aperitivo non si nega a nessuno.