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Come comportarsi nei momenti di panico

In questo nuovo video, il nostro CEO Stefano Rossi analizza le dinamiche di mercato in atto in questa fase particolare dì mercato vista dall'osservatorio dì Euclidea.

 

Se in questi giorni analizzi il tuo portafoglio di investimenti vedrai quasi esclusivamente segni meno rispetto ai valori di inizio anno. D’altra parte cosa ci si potrebbe aspettare se si considerano una guerra alle porte neanche immaginabile poche settimane fa, paesi coinvolti così importanti per l’approvvigionamento di risorse energetiche ed agroalimentari, il timore che il conflitto si possa espandere oltre i confini dell’Ucraina, le prospettive di un forte rallentamento della crescita economica, se non di una recessione?

 

 

 

È molto probabile che tu pensi di essere stato oculato ad investire solo una parte dei tuoi risparmi e che forse sia meglio vendere tutto per entrare in possesso della liquidità e non perdere ulteriormente.

 

Questa, di primo acchito, potrebbe sembrare una decisione saggia. Eppure no, non lo è.

   

Non è saggia non perché i mercati da domani smetteranno di scendere (a nessuno è dato saperlo), ma perché prima o poi risaliranno. E quando si riprenderanno, lo faranno in maniera violenta e improvvisa, e tu, in quel momento, non sarai investito. Deciderai di tornare ad investire solo dopo, quando avrai la consapevolezza che il peggio è passato. Ma i mercati anticipano sempre il cambiamento del tuo sentiment, il tuo passaggio dalla paura di investire alla fiducia nella ripresa.

 

Perché la fiducia nei mercati si auto genera, deriva cioè dalla riassicurazione data da performance positive.

 

Quindi, se, come dicevamo all’inizio, hai della liquidità da parte sono proprio questi i momenti per fare quegli investimenti che fino a “ieri” costavano molto di più (ad esempio con gli stessi soldi puoi comperare molte più azioni di una società: un po' come quando aspetti i saldi per comperare due magliette al prezzo di una). È vero, magari le società su cui investi si trovano in un momento di difficoltà perché la situazione politica ed economica internazionale è incerta, ma sarà “un momento” nell’orizzonte di più lungo termine dei tuoi investimenti. L’atteggiamento più saggio nei periodi di incertezza è quindi quello di dividere la tua disponibilità in quote più piccole ed investirle in più tranche, man mano che il mercato scende.

 

Guarda questo esempio!

 

Abbiamo messo a confronto un investitore (statico) che ha investito 10.000 euro nella linea CORE 7 di Euclidea (100% azionaria) e ha tenuto 7.000 euro in liquidità, con un altro investitore (dinamico) che ha investito sempre 10.000 euro nello stesso momento, ma ha utilizzato la stessa liquidità per investire 1.000 euro ogni volta che il mercato ha perso il 5% rispetto al mese precedente.

 

Grafico Pillola 5

Il risultato dei due approcci è evidente: non solo entrambi gli investitori alla fine del periodo preso in considerazione (dal 30 gennaio 2015 al 10 marzo 2022), non avendo venduto nei momenti più difficili (ad esempio a marzo 2020 durante lo scoppio della pandemia) hanno un patrimonio molto più consistente di quello iniziale, ma l’investitore dinamico ha un guadagno maggiore di oltre il 15% di quello statico.

 

Ciò accade per diversi motivi che è importante tenere a mente nei momenti di incertezza e timore:

  1. dalle crisi si generano sempre delle opportunità;
  2. la gestione patrimoniale (come quella che offre Euclidea) è un tipo di investimento estremamente diversificato e la diversificazione attenua gli shock estremi;
  3. in una gestione patrimoniale (come quella che offre Euclidea) il gestore monitora costantemente gli investimenti e interviene sugli stessi modificandoli a seconda delle opportunità (acquistando) o delle inefficienze (vendendo) che si vengono a creare, in modo che tu abbia sempre il portafoglio più adatto ad ogni situazione di mercato.

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