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Mercati oggi che fare

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I mercati sono entrati in una fase di maggiore volatilità. La ragione principale sembra essere la fine della politica monetaria ultra-espansiva sia negli USA che in Europa. A ciò si è aggiunta la battaglia commerciale tra gli USA e il resto del mondo, una lieve flessione della crescita cinese e, non ultima, la situazione di confronto tra Italia ed UE.

Dopo dieci anni di politica monetaria accomodante è difficile prevedere la reazione dei mercati ad un ritorno ad una situazione pseudo-normale. Dall'altra parte, se è vera la tesi che una delle principali fonti di crescita dei mercati è stato il Quantitative Easing, la fine dello stesso dovrebbe quantomeno far venir meno un supporto.

Da parte nostra, non possiamo che prestare la massima attenzione alle modifiche strutturali del mercato e, contemporaneamente, reiterare la visione di Euclidea che prevede di:

- Mantenere una visione di investimento di lungo periodo. Molti degli errori, come mostrato ampiamente nella letteratura, vengono da reazioni eccessive agli eventi del momento.

- Avere una vastissima diversificazione. Le nostre linee bilanciate contengono implicitamente migliaia di titoli. Per dare un'applicazione pratica di questo principio si veda come le nostre gestioni siano diversificate globalmente ma non presentino mai un peso preponderante sull'azionario del mercato USA, che invece sui benchmark ha un peso molto alto.

 

 

- Risk Management al cuore della gestione di portafoglio. La gestione del rischio non è una semplice applicazione di tecniche quantitative; laddove si presentino situazioni eccezionali o portatrici di particolari rischi ci possiamo attrezzare di conseguenza. Come ad esempio la scelta di coprire il rischio sulle obbligazioni italiane che ha protetto tutte le linee fin dal mese di marzo azzerando di fatto l’esposizione alle obbligazione Governative Italiane.

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- Il nostro metodo è semplice, prevede di utilizzare un mix dei migliori fondi attivi,  di quelli passivi e di ETF,  riducendo al massimo i costi dell’investimento. Per trovare quelli migliori per qualità sfruttiamo da un lato le competenze dei migliori gestori al mondo che la nostra tecnologia ci consente di analizzare tra 110.000 strumenti disponibili e manteniamo un costo limitato del portafoglio (tipicamente non più dello 0,50%), utilizzando solo le classi istituzionali (quelle che costano meno) dando di fatto l’accesso al piccolo risparmiatore a strumenti di solito riservati alle grandi istituzioni.