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Roberto Condulmari, "Ecco perché credo in Euclidea"

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Sono stato tra coloro a cui Mario Bortoli, CEO di Euclidea, ha cominciato a raccontare questa idea, di come mi sarebbe piaciuto provare a dare un piccolo contributo per cambiare in meglio il mondo del risparmio, come egli stesso cita nel suo post Perché Euclidea? La visione di un nuovo mondo del risparmio gestito e ci siamo trovati subito in sintonia.

Al momento del nostro primo incontro avevo da poco deciso di lasciare la società di cui sono stato co-fondatore, una realtà di successo nel mondo del risparmio gestito italiano. Una decisione, la mia, non semplice, visti i legami di stima e amicizia che mi legavano e legano tutt’ora, ai miei precedenti soci. Una decisione pensata e intrapresa come “scelta di vita” e mossa soprattutto dalla voglia di contribuire a creare qualcosa di nuovo e prendere le distanze da un mondo con cui mi dovevo confrontare giornalmente e con il quale non mi sentivo più in armonia.

Non sono mai stato un uomo che si possa definire di potere, ma mi reputo estremamente fortunato per quanto il mio lavoro mi ha dato, sia dal punto di vista economico, sia per quanto riguarda la mia formazione professionale.

Come tanti amici che lavorano ancora nel settore, ho maturato però negli anni un crescente disagio nei confronti di alcuni aspetti che caratterizzano parte del mondo del risparmio gestito. In particolare mi riferisco all’ossessione per la redditività e all’idea che questa debba derivare dal cliente e non essere invece, come viene però contrariamente dichiarato, al servizio dello stesso. Molti business plan, delle maggiori realtà ad oggi esistenti,  sono da anni incentrati sul ROI (Return On Investment), con il problema che per ritorno si fa riferimento a quanto il gestore guadagna sugli attivi finanziari del cliente, non a quanto il gestore faccia guadagnare al cliente. Una scala delle priorità completamente invertita.

È per questa ragione che, quando Mario mi ha raccontato del progetto Euclidea, ho sposato entusiasticamente la sua idea.
Vedo, nel DNA di Euclidea, alcuni importanti valori che mi hanno sempre accompagnato, uniti all’intento –nuovo e quasi unico – di coniugare tecnologia e capacità professionale per fornire servizi di investimento di elevata qualità, ma a prezzi decisamente vantaggiosi. Proprio questo è l’ulteriore passo che molte realtà di successo del risparmio gestito non intendono o non possono fare, ancora impegnate a voler preservare la loro redditività aziendale a vantaggio dei propri azionisti, ma a scapito dei loro clienti.

Esattamente qui risiede l’innovazione, senza precedenti, di Euclidea.

Perché credo in Euclidea? Per alcuni semplici motivi:

  • è una società davvero indipendente e garantisce al cliente l’assenza di conflitti di interesse;
  • ha capacità professionali di alto livello unite all’onestà;
  • offre ai clienti una struttura commissionale totalmente trasparente e vantaggiosa;
  • ha una compagine di soci forte e coesa e pronta a sostenerla negli anni.

Oggi ho scelto di sostenere Euclidea e l’innovazione che rappresenta per i risparmiatori, da vicino, diventando uno dei soci finanziatori.

Roberto Condulmari, socio di Euclidea