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Ribilanciamento di portafoglio: cos'è, perché farlo e quando

La ricetta per il proprio benessere è trovare equilibrio: il giusto mix tra lavoro e svago, studio e divertimento, allenamenti e riposi e così via.
Vale la stessa cosa per la scelta e la gestione del tuo portafoglio di investimenti.
Così come un grande progetto lavorativo ti può togliere tempo con famiglia e amici, o un fine settimana di vacanza con gli amici ti può togliere ore di sonno(!), i movimenti dei mercati azionari e obbligazionari possono mettere fuori posto il tuo portafoglio di investimenti.
Quando questo succede, è il momento giusto per ribilanciarlo: rimetterlo in carreggiata verso i tuoi obiettivi di investimento.
Se sei un cliente Euclidea sai già che è quello che facciamo per te sistematicamente.


Cosa significa ribilanciare il portafoglio di investimenti?

Ribilanciare il portafoglio di investimenti significa aggiustare i pesi delle diverse attività finanziarie in portafoglio (azioni, obbligazioni, ecc.) per mantenere un'asset allocation corretta, cioè coerente al tuo profilo di investitore e al livello di rischio/opportunità che sei in grado di affrontare emotivamente.
Questo implica rivedere periodicamente gli investimenti per mantenere un equilibrio tra posizioni che offrono opportunità di rendimento/rischio più elevate (ETF, fondi comuni, azioni) e investimenti più prudenti, come quelli in titoli di Stato e obbligazioni societarie.

Vediamolo con un esempio semplice.
Il tuo profilo è di un investitore moderato e hai definito, da solo o insieme al tuo advisor, una ripartizione corretta per investire 100.000 euro in funzione dei tuoi obiettivi: 60% nell’azionario (ETF, fondi attivi e passivi) e 40% in obbligazioni.
Questo è il tuo portafoglio iniziale, costruito 5 anni fa.
Ad oggi la parte azionaria ha avuto una performance del 100%, mentre quella obbligazionaria del 20%: la prima oggi vale 120.000 euro, la seconda 48.000. Il tuo portafoglio vale 168.000 euro adesso.
Quindi oggi la parte azionaria pesa circa il 72%, mentre quella obbligazionaria è scesa al 28%: non hai più un asset allocation corretta per le tue caratteristiche.
Le azioni oggi sono una parte più grande del tuo portafoglio e il loro andamento condiziona maggiormente la performance dei tuoi investimenti.
Non solo hai più azioni di 5 anni fa, ma hai anche una posizione più elevata in azioni a prezzi più elevati.
Cosa fare quindi?
Se i tuoi obiettivi di investimento non sono cambiati e non lo è neanche il tuo profilo di rischio, non devi adattarti passivamente alla situazione che i movimenti dei mercati hanno creato: la scelta corretta è tornare alla tua asset allocation originale.
Nell’esempio, puoi scegliere di riallocare una parte dei tuoi investimenti in azioni, che hanno anche performato bene, in obbligazioni.

Facile da dire, da fare un po’ meno, soprattutto per cause emotive.
Cosa succederebbe se invece i mercati azionari crollassero e quelli obbligazionari rimanessero a galla?
In questo caso sarebbero le obbligazioni a pesare più del dovuto nel portafoglio: dovresti venderne un po’ per investire in azioni l'importo venduto.
Razionalmente è la cosa da fare: riportare il peso delle azioni in portafoglio almeno al loro peso iniziale proprio quando i prezzi sono più bassi.
Psicologicamente sappiamo bene che è una decisione difficile da prendere per un risparmiatore, ma è anche in questo che una gestione professionale come quella di Euclidea semplifica la vita dell’investitore e gli fa evitare gli errori più pericolosi per il proprio patrimonio.

 

Quando serve ribilanciare il portafoglio?

Ribilanciare il portafoglio è un’attività fondamentale per investire in modo corretto, ma non occorre farlo automaticamente a una frequenza definita.
Serve invece controllare periodicamente se sia il caso di farlo: mensilmente, trimestralmente o semestralmente, ad esempio.
In questo modo eviti di farti coinvolgere dai tanti rialzi e ribassi quotidiani dei tuoi investimenti, che possono facilmente portare a scelte solo emotive, e continui ad avere chiaro ciò che fa realmente la differenza: mantenere il portafoglio allineato a te e ai tuoi obiettivi.
Un metodo alternativo per ribilanciare il tuo portafoglio è farlo quando l’asset allocation si è modificata in modo significativo.
Se il peso di azioni e obbligazioni è variato solo di qualche punto percentuale non è importante ribilanciare.
In più, se gestisci da solo i tuoi risparmi devi anche considerare i costi di intermediazione che paghi per le operazioni di acquisto e vendita, e questi possono anche essere così elevati da rendere non opportuno un ribilanciamento più frequente.
Questo è un altro vantaggio per chi sceglie un gestore professionale, almeno quando il gestore non applica nessun costo e commissione per i versamenti e i rimborsi dei clienti (controllate sempre: molti costi sono poco evidenti).
In ogni caso vale per il ribilanciamento ciò che vale per le decisioni strategiche sul proprio portafoglio: meglio non reagire troppo in fretta alla volatilità di breve termine sui mercati.

 

Cosa serve considerare quando si ribilancia?

Ribilanciare il portafoglio significa riallinearlo con i propri obiettivi di investimento.
I propri obiettivi di investimento cambiano però con il passare del tempo, come le proprie esigenze e anche l’orizzonte temporale dell’investitore.
Se hai 30 anni e tutta una vita professionale davanti a te, ad esempio, hai bisogno di un portafoglio diverso rispetto a quello di cui hai bisogno a 50 o sei prossimo alla pensione.
Non solo. Anche i prezzi di tutto ciò in cui si investe cambiano: azioni, obbligazioni, ma anche quelli degli immobili.
E ci sono anche fattori esterni che possono spostare le tue esigenze, come magari ricevere un’eredità (specialmente dallo zio d’America di cui neanche ti ricordavi).
Serve quindi controllare anche se e come la tua asset allocation ideale si sia modificata per tutti questi fattori.
In questo puoi sempre chiedere un supporto per avere chiara la tua situazione, ma un buon punto di partenza possono essere le nostre tre rapide domande iniziali che ti suggeriscono un portafoglio di partenza: inizia subito!

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