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I tre peggiori errori da evitare negli investimenti

Gli investimenti dividono le persone in due gruppi: quelle soddisfatte e quelle non soddisfatte di come hanno investito (o, più spesso, di come gli hanno fatto investire).
La nostra esperienza e la nostra piccola statistica personale ci dicono che chi è soddisfatto dei propri investimenti lo è perchè ha evitato di commettere errori gravi.
La buona notizia, anche confermata dalla nostra statistica, è che evitare i peggiori errori negli investimenti è alla portata di tutti.
Essere un ottimo investitore dei propri soldi non richiede una laurea in economia o un master in finanza: serve solo un po’ di buon senso e qualche informazione non tecnica.
Certamente l’elenco potrebbe essere lungo e articolato, ma abbiamo individuati tre macro errori micidiali per voi e per i vostri risparmi: pensateli come la kriptonite per Superman, o il lato oscuro della forza.

 

1) Non avere obiettivi di risparmio

Difficile giungere a destinazione se non si ha una meta, vero?
Che sia acquistare una casa, preparare il futuro per i vostri figli, integrare la pensione o qualsiasi altra cosa, investire per obiettivi (il cosiddetto “goal investing”) vi darà una mano.
Anzi: addirittura due.
Prima di tutto questo permette di definire un portafoglio di investimenti adatto al proprio orizzonte temporale, e cioè coerente con il “quando” il vostro obiettivo sarà raggiunto.
Ma serve anche a non farvi deviare dal percorso: avere uno o più obiettivi di investimento aiuta a dare la relativa importanza alle oscillazioni dei mercati e a non farsi distrarre rispetto alla rotta da tenere. Che siano piccole o grandi, giornaliere o trend lunghi mesi come nelle recessioni o nelle bolle, saranno solo delle abituali curve, come in un percorso in auto.
Insomma: avere un obiettivo per i propri investimenti significa avere la meta e anche il GPS per raggiungerla.
Sarà semplice mantenere le decisioni di investimento e disinvestimento collegate all’obbiettivo, e non ai mal di pancia o agli entusiasmi dei mercati.

 

2) Non diversificare  

"Non mettere tutte le uova in un paniere" è un’espressione che abbiamo sempre sentito e che non ha bisogno di spiegazioni.
Ma parlando di investimenti ricordiamoci di due cose.

La prima: si diversifica meglio con strumenti più efficienti come ETF e fondi comuni, che consentono anche a chi non ha patrimoni enormi di ridurre i rischi.
La seconda: avere in portafoglio tanti fondi o tanti titoli non significa necessariamente diversificare.
Se in portafoglio ho 100 titoli di aziende che sono nello stesso settore o fanno addirittura la stessa attività…non sto realmente diversificando. Vale lo stesso con i fondi comuni.
E sì: se in portafoglio avete molti fondi della stessa società di gestione o "della casa", chiedetevi se sia il caso (e soprattutto come mai ci sono).


3) Non guardare i costi

A causa dell’emotività gli investitori mediamente ottengono un rendimento inferiore a quello degli strumenti finanziari in cui investono. Mediamente chi ha investito nello S&P500 nei 10 anni conclusi con il 2019 ha ottenuto un rendimento pari al 4,23% contro il 7,31% del mercato.
La causa del 3% di rendimento inferiore? Le decisioni prese condizionati dall'emotività e il pessimo market timing.

Ma l’emotività ha fratelli: i costi dei prodotti finanziari.
I costi dei prodotti finanziari sono fratelli ancora più cattivi della nostra emotività: attaccano i nostri risparmi con percentuali che spesso fanno impallidire il 3% , sono applicati ogni anno sugli investimenti e sono spesso nascosti. 
Anche qui una buona notizia però: potete evitarli e fare sì che questo risparmio di costi si trasformi in maggiore rendimento per voi,  per raggiungere i vostri obiettivi più velocemente (n.b.: il settore degli investimenti è un pò diverso dagli altri, perchè negli investimenti i prodotti migliori sono quelli meno costosi).

Meglio quindi evitare prodotti cari e poco chiari, come le polizze unit linked o le obbligazioni bancarie, ma anche fondi apparentemente innocui.
Come riuscirci? Leggere bene tutta la documentazione di offerta (non ve lo consigliamo), oppure guardare bene il rendiconto costi ed oneri che annualmente dovete ricevere.
C’è anche una terza opzione, più semplice: usare lo strumento gratuito di analisi del portafoglio che vi mettiamo a disposizione e che vi restituisce un check-up dettagliato e riservato.

Avere chiari i propri obiettivi di investimento, mantenere la rotta per raggiungerli senza farsi distrarre dai mercati, evitare investimenti costosi, complessi e rischiosi: in questo modo eviterete i peggiori errori che si possono fare quando si investe e darete un maggiore valore ai vostri soldi e un impatto positivo all’intera economia.

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