Si parla spesso di bull market sui mercati finanziari, ma cos'è?
Letteralmente l'espressione significa “mercato del toro”.
Il toro lo conosciamo tutti: un animale possente e irruente, a volte inarrestabile. E che quando colpisce con le corna lo fa dal basso verso l’alto, facendo volare in aria ciò che colpisce.
Per questo i mercati che hanno forti e prolungati rialzi si chiamano “bull market”.
Che cosa significa in pratica? In cosa sono diversi dai bear market?
E che cosa implicano per le tue scelte di come gestire e fare gestire il tuo piccolo o grande patrimonio?
Un bull market descrive una condizione dei mercati in cui i prezzi delle attività finanziarie sono al rialzo.
Il bull market può quindi connotare azioni, obbligazioni, ma anche materie prime o beni immobili, ad esempio.
Anche se non esiste una regola ferrea per attribuire questo status, comunemente c'è un bull market quando i prezzi dei titoli salgono più del 20% rispetto all'ultimo minimo del mercato.
I bull market sono quindi movimenti di medio lungo periodo, che tipicamente durano diversi mesi o addirittura anni.
Nel corso di un bull market l’umore degli investitori è alto: tutti sono ottimisti e convinti che il mercato continuerà a salire e a dare ottime performance ancora per molto tempo.
Questo fa sì che gli investitori siano molto più propensi ad acquistare titoli perché le aspettative di futuri profitti sono molto elevate e tutti vogliono cogliere questa (futura, ma creduta certa) opportunità.
Se tutti vogliono acquistare titoli c’è molta domanda per azioni e obbligazioni e quindi i prezzi salgono. Un po’ come le dinamiche dell’inflazione insomma.
Grazie all’interesse e alla positività degli investitori, durante un bull market sale anche il numero di imprese che decide di quotarsi sui mercati, le cosiddette I.P.O., Initial Public Offering.
Il più recente esempio di bull market?
Quello iniziato nel marzo del 2009, nato dai ribassi causati dalla crisi finanziaria del 2008 e continuato per 11 anni fino al marzo del 2020, quando la sua fine è stata causata dalle conseguenze del coronavirus a livello mondiale.
Per trovarne uno quasi altrettanto lungo dobbiamo tornare al 1990: un bull market di quasi dieci anni durante il quale lo Standard&Poor’s ha reso oltre il 400%.
La risposta breve? Dipende.
L’economia e i mercati finanziari non sono campi deterministici come la fisica o la matematica, perché sono pesantemente condizionati dalle aspettative delle persone.
Gli investitori infatti, e quindi i mercati finanziari perché sono la somma dei loro comportamenti, non guardano il presente, ma cercano di anticipare il futuro.
Le aspettative degli investitori rispetto a ciò che succederà determinano quindi il loro comportamento, le decisioni di acquisto e di vendita nel presente.
L’economia sarà in salute? Allora le persone avranno un’occupazione e soldi da spendere. Il che significa che le aziende faranno più profitti e che quindi il valore dei loro titoli salirà. In questo caso oggi gli investitori vogliono essere investiti e quindi…continua o si crea un bull market.
O, specularmente, finisce e inizia/continua un bear market.
In ogni caso, le cose non sono così razionali e lineari.
Tieni presente che a causa di queste dinamiche influenzate dalle aspettative e dal comportamento umano, i mercati finanziari anticipano l’andamento economico e i suoi dati di circa 6 mesi.
Questo significa ad esempio che i minimi dei mercati non si verificano quando l’attività economica ha i dati peggiori, ma mesi prima.
E analogamente il “top” di un bull market non avviene quando i dati economici sono al loro apice.
L’andamento dell’economia è importante, ma è solamente uno dei molti fattori che giocano un ruolo chiave nell’andamento dei mercati finanziari e dei bull (e bear) market.
Durante un bull market non tutti i ribassi sono segno della sua fine, o addirittura indicano l'inizio di un bear market.
Durante un bull market è assolutamente normale avere non solo ribassi, ma anche correzioni, che non cambiano però il trend di fondo del mercato.
Queste correzioni durano da qualche settimana a qualche mese e possono riguardare i mercati in generale, oppure solo alcuni settori o sottosettori.
Per gli investitori le correzioni sono delle opportunità per acquistare a prezzi più interessanti, mentre per chi specula e fa trading rappresentano solo un pericolo da evitare.
E i rialzi? E' vero che danno fiducia e voglia di investire, ma è altrettanto vero che è spesso opportuno ridurre i tuoi investimenti quando i loro prezzi sono già saliti: abbassi il "rischio" e ti crei una riserva da potere reinvestire quando ci sono migliori opportunità.
Ciò che succede abitualmente è che l’economia si espande, la fiducia aumenta, i mercati finanziari salgono e i prezzi dei titoli…salgono in modo più che proporzionale: si creano situazioni di sopravvalutazione e a volte addirittura “bolle finanziarie”.
Quando gli investitori iniziano a convincersi che i prezzi dei titoli sono troppo alti rispetto al loro valore reale, allora vendono.
E se anche le aspettative per l’attività economica si fanno più deboli o sono addirittura in discesa, i prezzi dei titoli (e i mercati) scendono ancora di più.
Questo può essere l’inizio di un bear market, che si verifica prima di una contrazione economica o di una recessione.
I bull investor sono le persone convinte che i prezzi saliranno: i prezzi di uno o più titoli, settori o mercati.
Sono gli investitori ottimisti, che comprano perché convinti che le cose andranno meglio e che in futuro venderanno i loro investimenti a prezzi più alti.
Gli investitori “bear” sono invece quelli che hanno un pensiero e un comportamento speculare ai bull.
Negli investimenti è importante l’equilibrio e l’indipendenza di pensiero: meno le tue scelte sono influenzate dall’opinione dominante sui mercati finanziari, o dal loro trend, e più sarai in grado di gestire (e fare gestire!) bene il tuo patrimonio
Che sia un bull o un bear market, è fondamentale un professionista che non si faccia condizionare dall’andamento a breve dei mercati, ma che guidi i tuoi investimenti verso i tuoi obiettivi di medio e lungo termine, i tuoi progetti di vita.