Euclidea Magazine

Quello che i consulenti finanziari non dicono (in tempo) sui tuoi soldi

Scritto da Euclidea | 22-mag-2020 6.50.30

Immaginate di avere un figlio che va alle superiori e non presenta i compiti al professore entro la scadenza indicata.

Pensate che vostro figlio li abbia fatti? Anche se sono passati 5 mesi dalla scadenza?

E’ sostanzialmente quello che è successo a voi non con i vostri figli, reali o immaginari, ma con i vostri consulenti finanziari e le reti per cui lavorano.

La Consob, alias il “professore”, ha raccomandato agli intermediari finanziari di rendere conto ai clienti, voi, entro aprile del 2020 di tutti i costi degli investimenti che avete mantenuto e fatto nel 2019: un adempimento obbligatorio.
Ne sapete qualcosa? decisamente improbabile, per usare un eufemismo.

Infatti praticamente nessun intermediario ha comunicato ai clienti il “rendiconto annuale di costi e oneri”, cioè il documento obbligatorio in cui si vedono costi e commissioni che avete pagato, sia in termini assoluti che in termini percentuali rispetto ai vostri investimenti.

(N.B.: quando vi arriverà il rendiconto, sappiate che costi e commissioni dovrebbero essere macroscopicamente evidenti.).

Gli intermediari che hanno inoltrato il rendiconto sono solo tre: uno a febbraio, indovinate chi, e due ad aprile.
Il fatto che tutti gli altri intermediari, reti di consulenti finanziari ecc., non ve lo abbiano ancora inviato è già di per sé una cosa grave: non può essere una semplice dimenticanza, quindi ci sono motivi diversi.

Di sicuro ci sono delle difficoltà oggettive nel prepararlo, ma probabilmente questo adempimento obbligatorio non è ritenuto così una priorità per chi vi gestisce gli investimenti o chi vi consulisce per farli.
Se esplicitare e comunicarvi tutti i costi e gli oneri che vi fanno pagare non è qualcosa a cui tengono bisognerebbe chiedersi perché, se non sia qualcosa che, nel limite del possibile, vogliono rimandare comunicando in ritardo o comunicando senza mettere in primaria evidenza quanto vi fanno spendere.

Ecco come la Consob consiglia agli intermediari finanziari di farvi vedere i costi e gli oneri dei vostri investimenti:

 

E' come andare a fare la spesa in uno strano supermercato

Sì, perché i prodotti finanziari non sono proprio prodotti come quelli che trovate sullo scaffale del supermercato.
Se vogliamo usare questo esempio, immaginate di andare al supermercato dei prodotti finanziari: i costi che trovate sugli scaffali sono solo una parte dei costi complessivi.
E una volta finita la spesa, non avete subito lo scontrino per fare un confronto: lo scontrino -cioè il rendiconto- arriva dopo mesi.

Oggi siete a 5 mesi dopo la vostra spesa e non sapete ancora quello che vi è costata.

Consob, l’autorità di controllo, sta facendo il possibile per sollecitare gli intermediari finanziari ad adempiere al loro dovere.
Il tempo però passa e i vostri soldi rischiano di essere corrosi da investimenti con costi non solo eccessivi, ma per niente proporzionati alla qualità dei prodotti in cui avete investito.

 

 

Chi ha ricevuto il rendiconto e chi no

Siete tra coloro che non hanno ancora ricevuto il rendiconto?
Sappiate che avete a disposizione un modo semplice e gratuito per sapere sempre tutti i costi e che qualità hanno i vostri investimenti, ma anche quanti costi inutili potreste evitarvi: il check-up del portafoglio.
Il check-up di portafoglio è uno strumento semplice, immediato, che vi rende consapevoli di ciò che sta accadendo ai vostri soldi. E se avete bisogno di dettagli e chiarimenti, siamo sempre a disposizione, prima e dopo il check-up.
Essere indipendenti e senza conflitti di interesse non solo non ci fa avere nulla da nascondere, ma ci fa avere tutto l’interesse a mostrare la verità, lo stato reale delle cose.

Per quelli che invece sono già nostri clienti e che hanno ricevuto il rendiconto a febbraio, che dire se non “grazie”: avere la vostra fiducia è uno stimolo costante a fare non solo bene, ma anche sempre meglio.