Immaginate di avere un figlio che va alle superiori e non presenta i compiti al professore entro la scadenza indicata.
Pensate che vostro figlio li abbia fatti? Anche se sono passati 5 mesi dalla scadenza?
E’ sostanzialmente quello che è successo a voi non con i vostri figli, reali o immaginari, ma con i vostri consulenti finanziari e le reti per cui lavorano.
La Consob, alias il “professore”, ha raccomandato agli intermediari finanziari di rendere conto ai clienti, voi, entro aprile del 2020 di tutti i costi degli investimenti che avete mantenuto e fatto nel 2019: un adempimento obbligatorio.
Ne sapete qualcosa? decisamente improbabile, per usare un eufemismo.
Infatti praticamente nessun intermediario ha comunicato ai clienti il “rendiconto annuale di costi e oneri”, cioè il documento obbligatorio in cui si vedono costi e commissioni che avete pagato, sia in termini assoluti che in termini percentuali rispetto ai vostri investimenti.
(N.B.: quando vi arriverà il rendiconto, sappiate che costi e commissioni dovrebbero essere macroscopicamente evidenti.).
Gli intermediari che hanno inoltrato il rendiconto sono solo tre: uno a febbraio, indovinate chi, e due ad aprile.
Il fatto che tutti gli altri intermediari, reti di consulenti finanziari ecc., non ve lo abbiano ancora inviato è già di per sé una cosa grave: non può essere una semplice dimenticanza, quindi ci sono motivi diversi.
Di sicuro ci sono delle difficoltà oggettive nel prepararlo, ma probabilmente questo adempimento obbligatorio non è ritenuto così una priorità per chi vi gestisce gli investimenti o chi vi consulisce per farli.
Se esplicitare e comunicarvi tutti i costi e gli oneri che vi fanno pagare non è qualcosa a cui tengono bisognerebbe chiedersi perché, se non sia qualcosa che, nel limite del possibile, vogliono rimandare comunicando in ritardo o comunicando senza mettere in primaria evidenza quanto vi fanno spendere.
Ecco come la Consob consiglia agli intermediari finanziari di farvi vedere i costi e gli oneri dei vostri investimenti:
Sì, perché i prodotti finanziari non sono proprio prodotti come quelli che trovate sullo scaffale del supermercato.
Se vogliamo usare questo esempio, immaginate di andare al supermercato dei prodotti finanziari: i costi che trovate sugli scaffali sono solo una parte dei costi complessivi.
E una volta finita la spesa, non avete subito lo scontrino per fare un confronto: lo scontrino -cioè il rendiconto- arriva dopo mesi.
Oggi siete a 5 mesi dopo la vostra spesa e non sapete ancora quello che vi è costata.
Consob, l’autorità di controllo, sta facendo il possibile per sollecitare gli intermediari finanziari ad adempiere al loro dovere.
Il tempo però passa e i vostri soldi rischiano di essere corrosi da investimenti con costi non solo eccessivi, ma per niente proporzionati alla qualità dei prodotti in cui avete investito.
Siete tra coloro che non hanno ancora ricevuto il rendiconto?
Sappiate che avete a disposizione un modo semplice e gratuito per sapere sempre tutti i costi e che qualità hanno i vostri investimenti, ma anche quanti costi inutili potreste evitarvi: il check-up del portafoglio.
Il check-up di portafoglio è uno strumento semplice, immediato, che vi rende consapevoli di ciò che sta accadendo ai vostri soldi. E se avete bisogno di dettagli e chiarimenti, siamo sempre a disposizione, prima e dopo il check-up.
Essere indipendenti e senza conflitti di interesse non solo non ci fa avere nulla da nascondere, ma ci fa avere tutto l’interesse a mostrare la verità, lo stato reale delle cose.
Per quelli che invece sono già nostri clienti e che hanno ricevuto il rendiconto a febbraio, che dire se non “grazie”: avere la vostra fiducia è uno stimolo costante a fare non solo bene, ma anche sempre meglio.