Euclidea Magazine

Finanza 4.0: come cambierà la nostra vita nei prossimi 5 anni?

Scritto da Euclidea | 3-nov-2017 10.59.45

Che la trasformazione tecnologica sia un processo ormai in atto e impossibile da ignorare, ce ne siamo accorti tutti. C’è chi, più entusiasta e ottimista, la abbraccia cogliendone le opportunità e chi, un po’ più scettico, ne vede solo i possibili rischi.

All’interno della cornice della rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo, cosa accade al mondo finanziario? Cosa cambia nel nostro modo di approcciare i metodi di pagamento, gli investimenti e la sicurezza a questi correlati? Ne abbiamo discusso a Genova, a Palazzo della Meridiana, durante la tavola rotonda dal titolo Tecnologia e finanza: Nuovi Scenari nell’Evoluzione Digitale organizzata da Giglio Group e moderata da Fulvio Giuliani, caporedattore e conduttore di RTL 102.5. Luca Valaguzza, Founder & CPO di Euclidea, insieme ad altri ospiti, ha esplorato le potenzialità del digitale nella finanza sottolineando soprattutto le opportunità che da questa derivano.

Fulvio Giuliani: Lei non aveva alcun bisogno di farlo, di abbracciare il digitale. Ci spieghi perché, a un certo punto, ha riflettuto, analizzando la realtà e ha detto: “Mah, aspetta un attimo che magari ne approfitto, mi tuffo!"

Luca Valaguzza: Vi racconto della motivazione che ci ha portato a creare Euclidea, che nasce sotto il cappello del cosiddetto FinTech. L’iniziativa nasce da un’onda che, come sempre nel nostro settore, arriva dagli Stati Uniti, che è quella della disruption che abbiamo visto accadere in tanti altri settori, come ad esempio l’e-commerce. Quello che è quindi successo in altri campi, siamo convinti accadrà anche nella finanza.
Disruption non significa ovviamente cancellare le imprese più tradizionali, ma creare un nuovo modo di approcciare gli investimenti, come nel caso della nostra offerta che avviene principalmente online. Un percorso alternativo, quindi, che rispecchi le caratteristiche del digitale. Digitale, in tutti i settori, significa semplicità e trasparenza, velocità e vantaggi di costi. Per questo parlo di alternativa. È un’alternativa che mi auguro abbraccino molti risparmiatori e investitori, così come è stato per l’home banking. Oggi è normale, ma solo nel 2000 era impensabile fare un bonifico comodamente da casa. È chiaro quindi che le aziende tradizionali, oggi, devono tenere conto di questa cosa. Euclidea rappresenta quindi un’alternativa disruptive in Italia, come ce ne sono altre nel resto del mondo, che mira a creare cambiamento offrendo ai risparmiatori un’opportunità.

Possiamo non seguire, o ignorare, il cambiamento digitale in atto?

Opporsi al cambiamento, oggi, non è possibile e, soprattutto, non è in alcun modo funzionale. Decidere di non voler vedere da che parte il mondo e la società stanno andando diventa una presa di posizione contraria all’evoluzione di tutto ciò che ci circonda.

Sebbene il digitale rappresenti un salto in termini di possibilità e novità, è nostro obbligo non solo attenderne i benefici, ma educarci alla consapevolezza . Educarci ed educare puntando a ridurre la distanza che, inevitabilmente, una novità che non viene completamente compresa porta con sé.

L’avvento della rivoluzione tecnologica e digitale è e sarà un momento di grande rottura con tutto quello cui siamo stati fino ad ora abituati, soprattutto per quanto riguarda le nostre abitudini finanziarie. Per questo c’è un’attenzione particolare anche all’aspetto normativo che riguarda questo nuovo scenario e che mira a tutelare i risparmiatori, gli investitori e tutti i soggetti che compongono l’intero quadro. Nonostante questo, nonostante l’imminente MiFID 2, i disegni di legge le regolamentazioni che invitano a una più tutelata esperienza nella finanza digitale, siamo tutti concordi nell’affermare che il buon senso resta la migliore misura di sicurezza.

E il futuro?

Fulvio Giuliani: Tra 5 anni staremo meglio o peggio?

Luca Valaguzza: Staremo meglio. Ripeto quello che ho detto all’inizio, cioè che Euclidea offre gestioni patrimoniali online e quindi offre l’alternativa. Offrendo un servizio online, non vuol dire che non  sia stato considerato l’aspetto umano; noi offriamo anche la possibilità di dialogare, e lo faremo sempre di più in futuro, con una figura umana che affianca la tecnologia, quindi l’esperienza digitale. Perché staremo meglio? Perché il consumatore, l’investitore avrà davanti a sé le due possibilità di scelta: fare tutto online, comodo, da casa con il suo device; oppure scegliere l’interlocutore umano e quindi, come accennato all’inizio, scegliere una migliore esperienza a migliori costi.