Il Bitcoin è diventato un tema di interesse globale, tanto che se ne occuperà il G20 per decidere se procedere ad una maggiore regolamentazione, ben sapendo però che già molti Stati hanno preso strade e visioni diverse sul da farsi. Sul Bitcoin si sono anche pronunciati economisti di fama mondiale come Nouriel Roubini che lo ha definito "La più grande bolla della storia umana" e Paul Krugman, che si è detto certo che il Bitcoin andrà a zero.
Per capire quale possano essere le sorti del Bitcoin, è necessario tenere a mente alcune caratteristiche estremamente interessanti di questa pseudo-moneta: l'offerta in quantità limitata che ne evita una svalutazione per eccesso di offerta, il fatto che sia caratterizzato da una grande semplicità di trasferimento e, non da ultimo, il fatto che non sia confiscabile (per ora) e sia facile e sicuro tracciarne il possesso.
Un altro modo più diretto di vedere il Bitcoin è tramite il paragone con l'oro. Offerto in quantità limitata ha, rispetto all'oro, alcuni vantaggi: la semplicità di deposito e la facile trasferibilità.
Alla luce di quanto affermato sin’ora, sono essenzialmente tre i possibili scenari di sviluppo che si delineano attorno al futuro del Bitcoin:
Gli ultimi movimenti farebbero presagire che l'ipotesi del dissolvimento sia la più probabile, ma per dovere di cronaca non possiamo non tenere conto del fatto che la morte del Bitcoin sia stata annunciata innumerevoli volte e, fino ad ora, ha saputo risollevarsi più forte di prima.
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