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Il 2020 e il ribilanciamento di dicembre

Scritto da Team Investimenti | 22-dic-2020 7.51.06

Il 2020 è stato un anno caratterizzato da eventi memorabili: oltre un milione di persone uccise dalla pandemia, il cambio inaspettato della presidenza negli Stati Uniti, un’accelerazione estrema del progresso tecnologico (ad esempio con l’affermarsi diffuso del remote-working) e biotecnologico (realizzazione dei primi vaccini anti-Covid19 in tempi impensabili, anche grazie all’operazione warp speed).

 

L’inizio della Pandemia ha presentato un conto molto duro in termini di perdita di posti di lavoro e la situazione è ancora lontana da essere completamente risolta. Si è però mantenuta in un ambito sostenibile, grazie agli aiuti pubblici. Ora i vaccini offrono una prospettiva completamente positiva e inattesa.

 

Fonte: Visual Capitalist

 

Simultaneamente alla crisi sul mercato del lavoro si è avuta l’esplosione dei titoli tecnologici che è stata di dimensioni eccezionali. Gran parte della performance delle azioni americane è dovuta sostanzialmente ai titoli FAANG (Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google). Una evoluzione sorprendente fino ad un certo punto.

Il tempo dirà se si tratta di un fenomeno duraturo, non tanto perché non si tratti di business profittevoli e in crescita, quanto per le minacce regolamentari.

 

I FAANG hanno creato dei veri e propri monopoli e hanno aggiunto a ciò un vantaggio non tollerabile di avere vari mercati dove praticamente non vengono pagate tasse (es. Europa). E’ piuttosto chiaro che ci saranno degli interventi dei regolatori su questi due aspetti.

 

Fonte: Visual Capitalist

 

La moda della tecnologia si è diffusa anche a settori che non sono solo tecnologici e che vengono influenzati da un altro tema cruciale. “Sostenibilità” è la parola più in voga nel 2020 , insieme a “Vaccino”e non pare sia un trend destinato a fermarsi.

 

Tesla ne è l’esempio più diretto, trovandosi all’intersezione di questi due mondi. Non solo è diventata il produttore automobilistico più capitalizzato al mondo, ma ha anche scalato le classifiche per diventare la settima azione dell’S&P500.

 


I risultati della tecnologia e della biotecnologia sono notevoli, ma non va dimenticato che per fermare la crisi indotta dalla Pandemia e stabilizzare le economie sono state messe in campo energie pubbliche, sia fiscali che monetarie, di dimensioni mai viste in precedenza.

Non è chiaro che fine farà tutto questo debito che è stato creato: se sarà ripagato dai debitori o se rimarrà per sempre nei forzieri virtuali della Fed e della ECB.

In quest’ultimo caso c’è chi ravvisa la possibilità che un giorno si trasformi in una parola non sentita da lungo tempo: inflazione.


 

 

La strategia di investimento e le scelte di ribilanciamento

 

Aspettando un’evoluzione degli interventi pubblici, dell’approccio dei regolatori al settore tecnologico e della sostenibilità del debito, ci sembra opportuno continuare nella nostra strategia di privilegiare i mercati più interessanti per crescita demografica e per dinamismo economico e, per una volta, per per minore intervento pubblico.

Naturalmente ci riferiamo ai mercati asiatici.
Nel grafico sotto è rappresentata la ripartizione della popolazione mondiale per continenti e paesi. Inutile anche ribadire che le uniche economie in crescita nel 2020 sono asiatiche.


Il ribilanciamento dei portafogli di fine anno non porta particolari stravolgimenti, con una posizione ancora cauta sull’azionario e un sovrappeso su Paesi Emergenti e Asia, Cina in Primis.

Abbiamo ridotto al minimo fisiologico l’esposizione al dollaro introducendo un fondo attivo con copertura dell’esposizione valutaria (Bluebay).

Abbiamo inoltre rafforzato la posizione sull’azionario asiatico tramite un fondo con forte expertise locale, specializzato sui temi legati alla crescita del livello dei consumi in Asia (Mirae).