Quanto è prezioso il servizio che l’investitore riceve dal suo consulente finanziario o dal servizio di consulenza? Quali sono i fattori da cui dipende maggiormente il giudizio di valore sulla consulenza ricevuta? Qual è il peso della componente emozionale nel valore percepito dal servizio?
Sono le domande a cui una recente ricerca[1], condotta negli Stati Uniti da Vanguard, ha cercato di rispondere.
La ricerca è basata su un sondaggio[2] effettuato tra due gruppi di investitori, i primi assistiti da un consulente finanziario e i secondi da un servizio di robo-advisor.
Gli autori hanno compilato un elenco di 24 caratteristiche di un consulente o del servizio di consulenza che vengono aggregati in due gruppi principali: quelli legati agli aspetti funzionali del servizio e quelli che rispondono ad esigenze emotive dell'investitore.
Per quanto concerne gli investitori che utilizzano la consulenza tradizionale si evidenziano i seguenti risultati:
Applicando la stessa metodologia agli investitori che utilizzano un robo-advisor, i 24 attributi di valore si allineano in modo univoco in tre fattori principali: trasparenza, emancipazione e interazione con un servizio:
Per ottenere una migliore stima dell'impatto complessivo delle emozioni sul valore percepito della consulenza finanziaria, i ricercatori hanno assegnato un punteggio per ciascun attributo che riflette il livello emotivo.
I risultati mostrano che la componente emotiva nel valore percepito della consulenza finanziaria è sostanziale: infatti risulta pari al 41% e al 38% rispettivamente per gli investitori assistiti da un consulente e gli investitori che accedono ad un robo-advisor.
In conclusione, si può affermare che i consulenti finanziari non si dimostrano all'altezza delle aspettative dei loro clienti se mettono in evidenza solo le loro competenze in materia di investimenti e i risultati del portafoglio. Altrettanto importante è coltivare una relazione più profonda con i loro clienti. Spesso ottenere un controllo sui driver emotivi può includere il tentativo di scoprire i bisogni inespressi dei loro clienti durante le discussioni sugli obiettivi finanziari e il loro rapporto con il denaro. L'identificazione di queste esigenze e la loro risposta sviluppano un rapporto e rafforzano l'impegno del consulente a far crescere tale relazione.
La ricerca mette in evidenza che le emozioni sono importanti anche quando non esiste un'interfaccia umana. Qualsiasi servizio di consulenza robo dovrebbe prima di tutto garantire affidabilità e reputazione. Allo stesso tempo, rispondere alle esigenze degli investitori in merito ad una maggiore trasparenza nei processi, commissioni e accesso al conto risulta molto rilevante al fine di soddisfare le loro esigenze emotive. L'interfaccia di consulenza deve inoltre essere facile da utilizzare in modo che l'investitore possa disporne senza problemi, favorendo in questo modo il senso di realizzazione da parte dell’investitore.
Una buona e corretta gestione delle emozioni è quindi una componente fondamentale per qualsiasi relazione e ogni investitore deve potere scegliere liberamente il modo in cui preferisce essere supportato. Anche per questo motivo Euclidea mette a disposizione i servizi di investimento in entrambe le modalità: completamente digitale e assistito da un wealth manager.
[1] Anna Madamba, Ph.D., Cynthia A. Pagliaro, and Stephen P. Utkus, The value of advice: Assessing the role of emotions, Vanguard Research, March 2020
[2] Il campione è costituito da 1.751 investitori che utilizzano un consulente finanziario e 250 investitori che accedono ad un servizio robo-advisor