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Futuro dei figli: come investire i propri risparmi?

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Dal momento della loro nascita non pensiamo ad altro. Che si tratti di un pensiero in primo piano o un pensiero sullo sfondo, la spia è sempre accesa. Preoccuparsi dei figli, del proprio presente e del proprio futuro, diventa una costante e l’impegno, nel volergli garantire le migliori possibilità per vivere una vita senza pensieri e serena, è senza dubbio grande.

 

Investire nel futuro dei figli: desideri e costi

Al pensiero è necessario però che conseguano azioni concrete di risparmio e che ci si attivi sin da subito nel creare un buon salvadanaio. Basta pensare che, secondo l’osservatorio di Federconsumatori, il costo medio di mantenimento di un figlio fino ai 18 anni varia dai 113 ai 270 mila euro. A questo poi vanno aggiunti i costi da sostenere dopo i 18 anni, sostenere quindi le spese universitarie e un’eventuale frequenza fuori sede con tutto ciò che ne consegue: affitto di una casa - o di una camera -, mantenimento di tutti i giorni e eventuali spostamenti.

 

Fare le scelte giuste oggi per assicurare il domani

Soprattutto in passato erano i libretti di risparmio e i buoni fruttiferi postali a farla da padroni. Partendo dal versamento di una cifra iniziale, si provvedeva poi a aumentare l’accantonamento aggiungendo piccoli ulteriori versamenti. Questi strumenti sono stati però messi fuori legge in seguito ad una direttiva comunitaria anti riciclaggio.

Dove mettere quindi i soldi che intendiamo investire e destinare al futuro dei nostri figli?

Vediamo alcune opzioni.

 

C’è già una somma da mettere da parte

Se si ha un capitale da investire, che può essere un’eredità ricevuta, ad esempio, o il ricavato dalla vendita di una casa, allora è possibile “mettere da parte” tutta la somma scegliendo diverse soluzioni in base alle necessità temporali ovvero in base a quando si pensa di aver bisogno della somma.

 

 

Se i figli sono piccoli e si programma di utilizzare questi soldi in futuro, quando saranno più grandi, allora si può pensare si optare per un investimento orientato alla crescita e quindi preferire un livello di rischio medio-alto.

Se invece si hanno figli già grandi che manifestano, ad esempio, il desiderio di andare a vivere da soli, di trasferirsi per motivi di studio o che chiedono il nostro aiuto per altri tipi di attività nel breve termine, allora sarà meglio preferire un portafoglio orientato al reddito. In questo caso è bene orientarsi su un livello di rischio medio-basso che garantisce che il capitale investito rimanga sostanzialmente invariato e quindi “pronto all’uso” appena ve ne sia la necessità.

In Euclidea, è possibile trovare la soluzione migliore per entrambe le esigenze. Questo perché grazie a un primo momento di accurata profilazione, attraverso alcune domande che riguardano gli obiettivi e l’orizzonte temporale di investimento, proponiamo il portafoglio più adatto. In una scala da 1 a 7 si passa infatti da portafogli con livelli di rischio molto bassi (adatti se gli orizzonti temporali sono lunghi) a portafogli che prevedono invece un rischio più elevato (preferibili se gli orizzonti temporali dell’investimento sono invece brevi).

 

 

Simula l’andamento del tuo patrimonio negli anni con le linee di investimento Euclidea e scopri come fare per ottenere questi risultati.¹

Oggi avresti

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¹ I dati rappresentano l’andamento del portafoglio selezionato al netto del costo degli strumenti finanziari da inizio gestione.
Le performance riportate non sono indicative di potenziali rendimenti futuri.

 

 

Si vuole accantonare un po’ ogni mese

Una seconda opzione è invece quella di iniziare con l’investire una cifra, che può essere più ridotta, per poi accantonare una somma ogni mese. Queste ulteriori aggiunte possono essere effettuate automaticamente dal conto corrente bancario e con importo fisso, oppure essere effettuate manualmente volta per volta e l’importo può variare a seconda delle necessità. Una possibilità, questa, che in Euclidea è offerta gratuitamente. Infatti vi è la possibilità di investire la cifra minima iniziale, in questo caso 10mila euro e poi fare periodicamente dei versamenti a costo zero, indipendente dalla frequenza e dall’importo.

Inoltre, come aggiunge Luca Valaguzza, Founder & CPO di Euclidea:

“Risparmiare è una necessità di tutti e quando si tratta dei propri figli si vorrebbe aver già pensato a tutto e lasciarli senza pensieri. Da genitore posso dire che è fondamentale pensare con grande anticipo a quelle che saranno le spese o le esigenze dei propri figli quando cresceranno e diventeranno adulti. Per questo è sempre importante avere chiaro l’obiettivo che si vuole raggiungere e l’orizzonte temporale. Siccome risparmiare diventa più facile se si spende meno, il mio suggerimento per i genitori (o futuri tali) è di prestare molta attenzione ai costi che vi viene chiesto di sostenere per i vostri investimenti. Affidarsi  a operatori professionali è essenziale per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese e avere chiarezza e trasparenza rispetto a ciò che accade ai vostri risparmi.”

 

 

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