Se spendere solo quello che abbiamo preventivato, senza esagerare e riuscendo a risparmiare, vi è sempre sembrato difficile, forse è perché non avete ancora provato a dire questa magica parola: no.
Davvero basta dire di “no” per risparmiare e, quindi, fare soldi?
Ovviamente, non si tratta di dire “no, oggi non risparmio”, ma dire “no, oggi non esco”, “no oggi non lo compro”.
In sintesi: “no, oggi non spendo.”
Le teorie sul come risparmiare sono molteplici, su questo argomento si spendono le tesi degli economisti e comportamentisti più quotati, ma come ogni cosa, ognuno deve sentirsi libero di fare la propria esperienza e, da lì, capire quale metodo è più adeguato al suo modo di essere.
Noi siamo concordi nel dire che, almeno per un periodo della nostra vita, abbiamo sperimentato il “no”.
Ma dire no a che cosa?
Vi è mai capitato di rispondere ad un invito di amici per cena, uscire e, a serata conclusa, pensare “beh, questa sera avrei forse potuto evitare di uscire, sarò fuori già due volte questa settimana”. Ecco, si può dire di “no” al superfluo, a quello che, per qualche ragione, facciamo e assecondiamo anche se da qualche parte sentiamo che potremmo farne davvero a meno.
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Come capire a cosa dire di “no”?
- Per sapere come agire è necessario avere un punto di partenza ben definito. Un buon punto da cui partire è capire quanto possiamo permetterci di spendere, al massimo, settimanalmente e, di conseguenza, mensilmente. Per fare questo è utile creare un budget e inserire tutte le voci di costo che ci riguardano aggiungendo, accanto ad ognuna, la spesa prevista e (a fine mese) la spesa effettiva. In sostanza inserire quanto mi aspetto di spendere e quanto ho speso realmente. Questo è un buon metodo per rendersi conto di quante effettivamente sono le uscite a fronte di quanto invece immaginiamo.
- Una volta creato il budget ci sembrerà di essere già a metà strada. Avere una chiara visione delle proprie spese e dei margini entro i quali stare, è un aiuto non indifferente. Inoltre, avere chiarezza rispetto all’obiettivo da raggiungere e al percorso da compiere, porta con sé una certa dose di tranquillità riducendo lo stato ansioso. La prima settimana sarà una settimana mirata ad osservare, prendere nota e riportare con puntualità. Sarà infatti non semplice avere la costanza e prendere l’abitudine di segnare ogni spesa o di tenere gli scontrini ad ogni caffè, panino, biglietto della metropolitana o altro. Ci sembrerà inoltre utile segnare solo gli acquisti più “corposi” sostenendo di poter tralasciare quelli piccoli. Ma sono proprio questi a fare la differenza e ve ne accorgerete quando, alla fine del mese, vi sorprenderete ad aver speso cifre inimmaginabili solo in pranzi, ad esempio.
- Una volta compreso dove esageriamo, è fatta. Qual è la voce che più ci ha sorpreso? Dove potremmo sensibilmente ridurre le spese? Si tratta della voce “cene fuori”? Bene, sappiamo a cosa dobbiamo dire di no. Esageriamo con lo shopping? Decidiamo quanto al massimo al mese vogliamo spendere e impegniamoci per stare dentro quella cifra.
Quando è un “no” a renderci felici
Per quanto difficile potrà sembrare, per quanto tristi potremmo sentirci nel dire di no a una serata con gli amici, a una cena o a un cinema, sarà inaspettatamente grande la gratificazione nel vedere che ce l’abbiamo fatta. Siamo riusciti a darci degli obiettivi e a raggiungerli. Raggiungere obiettivi, inoltre, provoca nell’organismo una reazione biologica che attiva la produzione di dopamina, il cosiddetto “ormone dell’euforia” che è legata alla sfera del piacere e al meccanismo della ricompensa.
Insomma per risparmiare basta imparare a dire di no e, questo, ci renderà anche più felici ed euforici.